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La Giornata mondiale delle zone umide si festeggia ogni anno il 2 febbraio per celebrare la firma della Convenzione di Ramsar-Iran è stata designata Zona Ramsar, il cui nome completo è Convenzione sulle zone umide di valore internazionale, soprattutto come habitat degli uccelli acquatici.
Ma cos’è la Convenzione di Ramsar?

Chi si avvicina allo studio della fauna privilegia di solito una tra due opzioni. La opzione ecologica, vale a dire i rapporti tra esseri viventi e l’ambiente, talora in contrasto con quella degli etologi, che si occupano del comportamento animale, uomo incluso. L’opzione ecologica è quasi obbligata,  per chi vanta un’esperienza di tipo venatorio: per ragioni che possono essere radicate nella tradizione familiare (come nel mio caso) o per semplice “vocazione culturale”.

L'etologo Konrad Lorenz con la sua oca Martina
L'etologo Konrad Lorenz con la sua oca Martina

Il Voltolino appartiene alla famiglia dei Rallidi, della quale fanno parte uccelli a volte particolarmente furtivi che vivono in ambienti quali fitti canneti e altri tipi di vegetazione acquatica che ne rendono difficile l’osservazione.  Sono inoltre nidifughi: altro ostacolo per il loro studio.  Come se tutto ciò non fosse sufficiente emettono il loro canto, utile per l’identificazione, per lo più alla sera o in ore notturne, ma fuori dal periodo riproduttivo sono silenziosi.La conseguenza è che varie specie appartenenti a questa famiglia (schiribille, voltolini, porciglioni, re  di quaglie ecc.) sono in generale poco conosciute e questo vale anche per i loro areali di distribuzione.

Il timido Voltolino emerge dal folto della vegetazione

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Le Gru sorvolano la Cona il 5 marzo 2015. Foto M. De Luca

Notevole emozione ha creato tra gli appassionati, in questi giorni, l’intenso passaggio (la migrazione pre-riproduttiva nel gergo degli ornitologi, ovvero il “ripasso” del mondo venatorio) di numerosi stormi di gru sul territorio regionale.Un fenomeno in parte preannunciato, dipendente dal notevole incremento recente della specie a livello europeo, che ha interessato particolarmente, ma non solo, l’area costiera e della bassa pianura, con direzione prevalente di rotta, nord – est.

La prematura scomparsa di William Klinger (24 settembre 1972 – 31 gennaio 2015) appassionato ed entusiasta ricercatore lascia un grande vuoto.
E’ stato Luigino Felcher a farmi conoscere William, ormai parecchi anni or sono. Il tema riguardava inizialmente gli habitat mantenuti col pascolo e, di conseguenza, il progetto da me a suo tempo avviato, di inserire cavalli e bovini all’isola della Cona.

Klinger
William in compagnia della rara Foca Monaca specie a lungo oggetto di indagini da parte dello storico. Qui immortalato da Mietta e Pio Marcozzi sulle spiagge prospicenti Sissano il primo di novembre 2013.


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