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Con la scomparsa di Ignazio la Cona non sarà più la stessa. Fin dai primi interventi Ignazio si è impegnato nella gestione e nel miglioramento dei lavori in corso, specialmente per quanto riguarda le aree di ripristino ambientale e la gestione dei pascoli.
I primi cavalli Camargue, arrivati nel 1991 sono stati prontamente “adottati” da Ignazio che, con la collaborazione di vari entusiasti volontari, ha avviato anche le escursioni guidate nell’ambito dell’area protetta. Negli anni la sua presenza è sempre stata determinante, anche nei minimi particolari ai quali Ignazio molto teneva.

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Ignazio a cavallo. Foto F. Perco

Ricordo le infinite discussioni sulla forma da dare ai vari isolotti o ai bacini allagati di nuova costruzione. Alcune tra queste hanno segnato anche toponimi ormai in uso comune tra gli operatori della Cona.
Un esempio: quando si trattò di trasferire alcuni camion di ghiaia nel gran ripristino della Marinetta, con l’idea di creare un isolotto arido, Ignazio non era sempre d’accordo nei dettagli dell’intervento e il suo giudizio finale fu particolarmente tagliente: “se te gavessi messo là una vecia coriera… saria sta quasi mejo”. Non a caso, da allora (1990) l’isolotto privo di vegetazione antistante l’Isola col bosco, ben visibile dal principale osservatorio della Cona e oggi in buona parte inerbito è noto tra gli addetti ai lavori come la “Vecia Coriera”.
Suo campo di interesse è sempre stato particolarmente focalizzato non solo sull’avifauna (sua passione iniziale) ma specialmente sugli ecosistemi palustri, la loro formazione e gestione, con particolare riguardo per la vita negli stagni: argomento al quale ha dedicato buona parte delle sue attività cercando di approfondire le tematiche che riguardano gli studi sulla vegetazione e la fauna tipica di questi ambienti.
Con l’amico Pierpaolo Merluzzi Ignazio ha curato il riallagamento delle aree di ripristino della Boschetta e fino ai giorni più recenti si è impegnato a mantenere l’equilibrio delicato delle mandrie di bovini e cavalli al pascolo nelle praterie della Riserva Naturale.

Ci mancherà!

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Ignazio durante una manifestazione equestre nei pressi della Cona. Foto F. Perco

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Le colonne portanti della Riserva: Kajetan Kravos, Ignazio Zanutto, Pierpaolo Merluzzi, Fabio Perco e Silvano Candotto. Foto K. Kravos

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