Graziano Panunzio ci ha mandato alcune ottime foto di lombardelle, scattate il 13 gennaio presso Valle Cavanata, nei campi del "Luseo".
Tra i vari soggetti si vede molto chiaramente uno dal piumaggio anomalo, assai chiaro, evidentemente affetto da "isabellismo" o "leucismo".
Il 17 gennaio, sono andato a verificare e, verso le 12.00, "Isabella" era sul posto, assieme a circa 220 lombardelle ed una decina di grigie.
Oca lombardella dal piumaggio anomalo in Val Cavanata
Isabellismo/leucismo...di cosa si tratta?
Si tratta di anomalie nella pigmentazione analoghe (sebbene meno accentuate) rispetto al più appariscente e ben noto frenomeno dell'albinismo, che si manifesta con la comparsa di soggetti totalmente o parzialmente bianchi, spesso con iride rossa, per mancanza di melanine.
Si tratta tuttavia di cosa sostanzialmente diversa dalle tinte chiare che caratterizzano le specie che, vivendo in aree coperte dalla neve, devono mimetizzarsi. Nel caso in questione si tratta invece di un handicap in quanto, in natura, un soggetto isabellino, leucistico o affetto da albinismo corre qualche rischio in più rispetto ai propri simili quanto meno nei confronti dei predatori.
A causa delle tinte chiare potrebbe infatti essere preso prioritariamente di mira in quanto si è visto che l'uniformità di mantello, evidente nelle specie che vivono in gruppi numerosi allo stato selvatico, è mantenuta tale dalla costante selezione operata dai predatori.
Specialmente i rapaci ma anche mammiferi carnivori, a quanto risulta da osservazioni e numerosi esperimenti condotti, tenderebbero ad inseguire e catturare, all'interno di uno stormo o di un branco, preferibilmente soggetti dal piumaggio o mantello anomalo e che, per tale motivo, si differenziano in modo evidente rispetto agli altri.
Se si fa eccezione per l'Aquila reale più volte osservata di recente nella zona e a parte - forse - una maggior sensibilità alla luce del giorno, dovuta alla possibile (ma non accertata) minor pigmentazione dell'iride, la nostra "Isabella" non dovrebbe avere gravi problemi di sopravvivenza.
Queste ultime due fotografie sono state scattate il 18 gennaio, Isabella è ancora presente, si trovava sui campi lungo l'argine del fiume Isonzo assieme ad uno stormo di circa 1500 oche lombardelle
