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Ampliata alla Cona la collina dei gruccioni

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I recenti lavori di ampliamento della collina dei gruccioni. Foto F. Perco

Il sito di nidificazione dei gruccioni all'Isola della Cona è ora pronto ad ospitare una colonia ancora più numerosa

A seguito di una iniziativa dell’Organo Gestore della Riserva Naturale Foce Isonzo, su proposta della Stazione Biologica e grazie anche al supporto economico della associazione Co.Na. la “Collina dei Gruccioni” è stata ampliata in modo consistente, prolungando di circa il doppio la lunghezza della parete in argilla potenzialmente utile alla nidificazione.



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La collina dei gruccioni pronta ad ospitare una colonia di gruccioni ancora più numerosa. Foto F. Perco

Come è noto, si tratta di un arginello a suo tempo appositamente allestito all’Isola della Cona che, negli anni scorsi, era stato colonizzato da una numerosa colonia dei variopinti uccelli detti, appunto, Gruccioni (Merops apiaster), che si nutrono di grossi insetti volatori (vespe, tafani e libellule, specialmente).

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Il sito di nidificazione dei gruccioni presso l'Isola della Cona prima dei lavori. Foto N. Perco

Gli uccelli in questione vivono in stormi numerosi e compatti, che ricavano i loro nidi in rilevati terrosi, meglio se dotati di pareti quasi verticali e facili da scavare. Più che di classici “nidi” si tratta in realtà di lunghi e stretti cunicoli che terminano in una sorta di angusta camera, dove poi vengono deposte le uova e allevati i piccoli di ciascuna coppia. In pratica, una sorta di condominio aviare.

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Due gruccioni su un posatoio nei pressi della collina. Foto M. Schuff Thomann

Il gruccione, al pari del Martin pescatore, dell’Upupa o della Ghiandaia marina è uccello appartenente ad un medesimo ordine (Coraciformi) di origini tropicali.

Le popolazioni europee di questa specie svernano in Africa per raggiungere però le nostre latitudini nella bella stagione quando l’abbondanza di prede rappresenta per loro una buona opportunità per riprodursi con successo.

Grazie alle tinte spettacolari del loro piumaggio ed agli acrobatici voli di cui sono capaci questi uccelli sono molto apprezzati dai fotografi-naturalisti.

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Un gruccione mentre porta il cibo al giovane ancora nel nido. Foto M. Schuff Thomann

Anche perciò si è provveduto ad ampliare notevolmente pure l’antistante “Osservatorio schermato del Piropiro”(da completare), in modo tale da consentire ad un numero elevato di visitatori di ammirare e documentare, ma senza arrecare disturbo, l’incredibile spettacolo naturale rappresentato dalla vocifera colonia di uccelli che dovrebbe riprendere possesso dell’area, grosso modo, a partire dal mese di maggio.

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L'osservatorio del "Piro piro" di fronte alla collina dei gruccioni, qui si radunano numerosi osservatori. Foto N. Perco

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Un copioso assembramento di fotografi intento ad immortalare i gruccioni. Foto M. Schuff Thomann

Testo F.Perco

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