Pubblichiamo le foto scattate e gentilmente fornite da Matteo De Luca il 04 gennaio 2013 nelle campagne prossime a Val Cavanata (zona Luseo), che documentano la presenza di una giovane Oca lombardella minore.
La specie, in declino come nidificante a livello europeo, è considerata molto rara per l'Italia in genere, al punto da elencarne le catture e le osservazioni.
E' interessante sottolineare che, nonostante sia assai difficile da identificare sul campo, questa specie viene osservata e documentata ormai con qualche regolarità da diversi anni nell'ambito della Provincia di Gorizia grazie a tre fenomeni congiunti: l'incremento delle oche, quello dei birdwatchers-ornitologi e i progressi della fotografia digitale.
Foto M. de Luca
Caratteristiche fondamentali sul campo sono: nell'adulto la notevole estensione del bianco frontale e i circoli oftalmici (alias: anelli perioculari / palpebrali) di colore giallo intenso.
Nel soggetto giovane, col bianco frontale meno esteso, sono invece in genere diagnostiche le dimensioni nettamente inferiori rispetto ad Anser albifrons e, in particolare, il becco più piccolo e breve. Un ulteriore soggetto adulto della medesima specie è stato individuato da Silvano Candotto nello stormo di lombardelle che frequenta l'Isola della Cona il 7 febbraio e sarà interessante verificarne l'eventuale presenza nel prossimo futuro.
Nel 2012 un gruppetto famigliare di lombardelle minori (due adulti e due giovani) è stato ripetutamente avvistato alla Cona dal 7 gennaio ai primi di marzo (www.sbic.it).
Altre osservazioni per il FVG si riferiscono ad una nel febbraio 2004; una nel gennaio 2008, due nel dicembre 2009 ed una ancora dal 20 dicembre 2010 al 28 febbraio 2011, sempre all'interno o nei dintorni della Riserva Naturale Foce Isonzo.
Considerata la difficoltà di distinguere (e documentare) la presenza di questa specie all'interno dei grandi stormi di oche lombardelle che frequentano alcune aree umide chiave dell'Alto Adriatico (Bonifica del Mezzano - FE; Val Zignago e coltivi adiacenti - VE e Foce Isonzo, Val Cavanata e dintorni) è possibile considerare la specie non più come semplice presenza accidentale ma come "svernante" (si vedrà in futuro se regolare o irregolare) in Italia.
Foto M. de Luca
Foto M. de Luca
Foto M. de Luca
Foto M. de Luca
Attenzione ai collari!!!
Nelle seguenti immagini delle oche lombardelle a Terranova (San Canzian d'Isonzo), appena oltre il fiume rispetto alla Cona, sulla sinistra si nota un soggetto con collare nero e codice bianco. L'autore delle immagini, Graziano Panunzio, le ha scattate il 09 febbraio ma il soggetto col collare nero e il codice bianco "BAS" era già stato osservato nel medesimo sito da Silvano Candotto e Matteo Toller il 23 gennaio 2012. Non si tratta del primo soggetto con collare osservato in questo periodo. Infatti già nel dicembre 2012 era stata avvistata un'oca lombardella marcata con collare.
Sarà interessante scoprire la provenienza di questi due soggetti. Di questo, da anni, si occupa Adriano Talamelli:
"Negli gli ultimi anni grazie ad un efficacie protezione di macrozone , numeri considerevoli di oche svernano in Italia, principalmente in quattro siti:
Foce dell'Isonzo e zone limitrofe, Bonifica del Mezzano, Foce dell'Ombrone, Valli a nord di venezia e con numeri minori anche presso Paduli di Bolgheri (li), Bentivoglio (BO), lago di Trasimeno, Lago di Alviano e Campotto(FE).
A tutt'oggi sono stati scovati ben 48 individui di oca selvatica marcati con collari colorati codificati, totalizzando ben 298 letture. L'origine dei soggetti è in buona parte dalla Repubblica Ceca ed in parte dalla Germania.
Per quanto riguarda le oche lombardelle le letture sono 31 per 4 soggetti: due dall'Olanda, uno dalla Germania ed uno dalla Russia.
Bisogna stare attenti ai codici, cercando di leggerli più volte e se possibile cercare di fotografarli."
Per ulteriori informazioni potete visitare il seguente sito.
Foto G. Panunzio
Foto G. Panunzio
Foto G. Panunzio